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Come fare per diventare tassisti e quanta richiesta c’è in Italia?

Per diventare tassisti bisogna avere una licenza specifica che viene rilasciata dal proprio comune di residenza. Le licenze taxi sono oggetto di continue discussioni, chi ne vorrebbe meno, chi più, ma per la classica legge di mercato più sono le licenze di taxi minore sarà il valore una volta terminata la carriera di tassista. Chiaramente è molto diverso ottenere una licenza per servizio taxi Portogruaro (cittadina in provincia di Venezia) ed ottenere la stessa licenza a Venezia. Per la seconda, trattandosi di una grandissima città piena di turismo come poche al mondo, una licenza può costare veramente cifre altissime, e il comune non ne rilascia in gran quantità.

Come fare per diventare tassista in Italia?Requisiti e titoli.

La professione di conducente di taxi è disciplinata da norme che definiscono i requisiti da avere sia tecnici che professionali, li elenchiamo:

-bisogna aver compiuto i 21 anni di età

-bisogna avere cittadinanza italiana o essere cittadini dell’unione europea

-bisogna non avere condanne definitive a pene di detenzione superiori ai due anni totali

– bisogna aver eseguito le scuole dell’obbligo

-bisogna non essere titolare di altre autorizzazioni o concessioni e in ogni caso non svolgere altre attività continuative

I requisiti tecnici invece sono i seguenti:

-avere la patente di guida B

-avere il certificato di abilitazione professionale di tipo

-essere titolare di patente di guida di categoria B o superiore;

-essere titolare di certificato di abilitazione professionale corrispondente alla patente posseduta presso gli Uffici della Motorizzazione civile;

-conseguire l’iscrizione al ruolo provinciale dei conducenti di veicoli adibiti a servizi pubblici non di linea, conseguibile presso la Provincia di competenza (che sia Pordenone, Venezia, Milano);

acquisizione della titolarità di licenza taxi ed espletamento dell’attività.

La legge n. 21/1992 (articoli 8 e 9) ed il Regolamento e comunque il generale regolamento impedisce il cumulo di licenze, ovvero nessun titolare di licenza potrà gestire più vetture. L’unica forma cooperativa è quella dei famosi radiotaxi, cooperative di settore che accorpano le richieste dell’utenza convergendo sui soci (tassisti) a disposizione. I servizi di radiotaxi sono fruibili in molte province italiane, meno nei piccoli paesi. Il titolare della licenza taxi può essere solo e soltanto persona fisica, per questo non troverete intestazioni societarie, è alla pari di un artigiano o piccolo imprenditore. Il titolare deve svolgere l’attività, non altre persone.

Il servizio deve essere svolto esclusivamente dal titolare della licenza. Esistono tuttavia forme di attività tramite conducenti diversi dal titolare, quali i collaboratori familiari o il sostituto alla guida. Attualmente è sospesa la concessione di nuove attivazioni di seconda guida o collaborazioni familiari con turno integrativo, fatta eccezione per rari casi.

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