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Costruzioni anti-sisma, costruire per prevenire

I progetti relativi alle costruzioni anti-sismiche si stanno orientando sempre di più verso soluzioni che prevedono l’utilizzo di materiali quali il calcestruzzo, i cui vantaggi sono molteplici dato che spiccano non solo per la loro resistenza, ma anche perché consentono di reperire facilmente manodopera specializzata per questo tipo di lavoro. A ciò si aggiunge una comprovata durevolezza e sicurezza nel corso del tempo.

Di contro si è recente diffusa la convinzione erronea che altre tipologie costruttive come per esempio quelle in legno sono più affidabili rispetto a quelle con calcestruzzo. Ovviamente siamo di fronte ad una valutazione scorretta alimentata dai recenti fatti sismici che sono accaduti nel nostro Paese e che hanno portato a convincersi della relativa affidabilità degli edifici in calcestruzzo. Sicuramente i fabbricati in legno sono più leggeri, più facili da costruire, oltre che confortevoli ed eco-sostenibili e adatti a sostenere eventi sismici, ma non sono per niente idonei per un impiego in edifici pluripiano con una resistenza al fuoco tra le più basse rispetto ad altre tecnologie. In ogni caso bisogna costruire in un’ottica anti-sismica per garantire la sicurezza delle future generazioni. In siffatto contesto la prevenzione costruttiva può risultare una soluzione ottimale al problema.

Ragion per cui per progettare un edificio antisismico occorre obbligatoriamente rispettare determinati requisiti di sicurezza, i quali sono stati appositamente stabiliti con lo scopo non solo di evitare crolli accidentali ma soprattutto di impedire che si verifichino dei dissesti molti gravi. Su questa lunghezza d’onda risulta indispensabile utilizzare materiali di eccellente qualità, come quelli utilizzati dalla YTong specializzata nella produzione di calcestruzzo e cioè di cemento armato, normale o precompresso, nel quale verranno poi immerse le barre di acciaio dimensionate a seconda del loro utilizzo. In questo senso la prefabbricazione del calcestruzzo sta gradualmente rivoluzionando l’edilizia prefabbricata, complice non solo l’ottimizzazione delle nuove tecnologie ma anche l’intero ciclo produttivo. In pratica la necessità di ottenere mirate resisten­ze per abbreviare i cicli ha comportato la messa in produzione di calcestruzzi auto-compattanti, ideali per assicurare una buona lavorabilità con bassi rapporti acqua/cemento. L’attuazione delle normative vigenti risulta assolutamente necessaria e deve essere commisurata con la tipologia di materiali anti-sismici che vengono scelti per costruire quell’edificio in particolare.

Di conseguenza se ci troviamo di fronte ad un’abitazione costruita in cemento armato dobbiamo obbligatoriamente rispettare determinati rapporti dimensionali tra travi e pilastri, discorso differente se dobbiamo costruire un edificio anti-sismico in muratura, laddove occorrerà fare attenzione agli spessori minimi e massimi dei muri portanti. Un altro aspetto che non va sottovalutato nelle costruzioni anti-sismiche riguarda la forma in pianta degli edifici dato che per resistere alle onde sismiche, essa deve essere regolare e compatta rispetto alle due direzioni ortogonali, mentre l’altezza deve rispettare precisi limiti che però cambiano a seconda del grado di pericolosità della zona sismica.

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Accessori per la cucina: qual è la marca migliore

Per chi ama la buona cucina la scelta e l’uso degli accessori è fondamentale. I cibi, infatti, devono essere preparati, ed eventualmente cotti, utilizzando pentole, contenitori, stoviglie ed utensili adeguati. Ma detto questo, qual è la migliore marca di accessori per la cucina?

Ebbene, in Italia sono tanti i brand di accessori per la cucina che propongono prodotti di buona e di ottima qualità, con la conseguenza che la scelta spesso ricade su un marchio, rispetto ad un altro, anche in ragione del budget che si ha a disposizione.

Ad esempio, per quel che riguarda l’acquisto di pentole uno dei migliori brand, per rapporto qualità/prezzo, è rappresentato dal marchio Agnelli. Nel dettaglio, il gruppo Agnelli propone pentole di alta gamma ideali per la cucina e scelti da tanti ristoratori per un’offerta di prodotti che spazia dalle teglie alle tortiere e passando per tanti tipi di padelle, pentole, casseruole, tegami e rostiere.

Per quel che riguarda invece gli accessori legati al tè, al caffè ed ai dolci, uno dei brand migliori, se non il migliore, è Bialetti che è noto per proporre, tra l’altro, caffettiere robuste, resistenti ed innovative nel design. Ma i prodotti Bialetti spaziano anche dalle crepiere alle bistecchiere e passando per i montalatte, le teglie e gli stampi per i dolci, i girafrittata, le vaporiere, le tortiere, i tegami, le casseruole e tanto altro pentolame realizzato con attenzione e senza mai trascurare i dettagli.

Rimanendo nel settore delle macchine da caffè e dei prodotti per la cottura, un altro brand affidabile è De’Longhi per quel che riguarda anche forni elettrici, friggitrici, tostapane, macchine per il gelato e barbecue con griglia. De’Longhi, per innovazione tecnologica e design, è infatti leader in Italia e nel mondo nel settore dei piccoli elettrodomestici da cucina anche attraverso brand noti come Kenwood, Ariete e Braun.  

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Assicurazione orologi: come e perché stipularla

Tra le tante tipologie di polizze proposte dalle compagnie operanti in Italia c’è pure quella relativa alla possibilità di poter assicurare oggetti di valore personali come ad esempio gli orologi. Con l’assicurazione per orologi, in caso di smarrimento, di danneg­giamento o di qualsiasi altro tipo di perdita, si può proteggere quello che di norma è non solo un bene dall’elevato valore affettivo, ma anche economico.

In particolare, l’assicurazione per gli orologi, che di norma protegge pure i gioielli di famiglia, gli accessori alla moda ed altri oggetti di valore personali, può essere stipulata con o senza franchigia, ed in genere ha validità pure in caso di soggiorni temporanei e viaggi all’estero. Il risarcimento scatta in caso di di furto, di rapina, di smarrimento, di perdita, ma anche in caso di danno parziale o distruzione nel limite dei massimali di polizza che sono indicati espressamente nel contratto di assicurazione. La stipula di un’assicurazione per gli orologi è ad esempio una scelta sostanzialmente obbligata per chi è un collezionista e quindi ha tanti modelli dal valore affettivo ed economico complessivamente elevato. 

In sede di sottoscrizione della polizza, la compagnia di assicurazione di norma richiede per ogni orologio da assicurare una copia dello scontrino d’acquisto (stessa cosa per gli orologi acquistati online). Inoltre, ad esempio in caso di furto, è importante che lontano dagli oggetti di valore venga custodito un elenco completo con relative foto. E per quel che riguarda gli orologi antichi di famiglia, per i quali non si dispone di scontrino, ai fini assicurativi è bene consegnare alla compagnia una copia della stima del loro valore a cura di un esperto. Chiaramente il furto, lo smarrimento o la distruzione di una collezione di orologi, stipulando una polizza, non potrà mai ripagare del valore affettivo che è stato perso, ma in ogni caso l’assicurazione potrà comunque servire per rimpiazzare il valore materiale degli oggetti preziosi. 

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Esporre ad un evento fieristico di settore

Le mostre, le fiere, gli eventi e le manifestazioni settoriali sono uno dei migliori strumenti di marketing a disposizione delle aziende, danno l’opportunità di incontrare faccia a faccia i propri reali e potenziali clienti. Permettono alle aziende di fare dimostrazioni pratiche dei propri prodotti e/o servizi ai consumatori. Il pubblico degli eventi è li perché vuole conoscere, provare e testare con mano quelli che sono i prodotti e/o servizi disponibili nel loro mercato o per le loro esigenze, sono quindi più ricettivi e propensi all’acquisto oppure a generare relazioni di business.

Partecipare come si deve ad una fiera permette di avere un ritorno sull’investimento di molto superiore rispetto a qualsiasi altra forma di promozione e commercializzazione, questo perché il pubblico degli eventi fieristici è già predisposto a comprare o creare rapporti.

Partecipare alla fiera giusta

La scelta dell’evento a cui essere presenti con la propria azienda è ovviamente l’elemento più importante, anche se spesso trascurato, è necessario valutare la portata e l’affluenza della manifestazione, la tipologia del pubblico delle passate edizioni, avere un profilo chiaro del visitatore permette di capire se la fiera giusta, quale strategia e quali obiettivi definire.

Per capire se la manifestazione è quella giusta, non basta solo fidarsi dei grandi numeri, ma bisogna incrociare tutti i dati e fare delle valutazioni sulla qualità dell’evento, del pubblico, spesso la quantità non è sinonimo di più possibilità, tutto dipende dal tuo settore e dalla tipologia di pubblico da intercettare.

Allo stesso tempo è bene conoscere quali sono le altre aziende che espongono alla fiera così da capire ancora meglio se l’evento è quello giusto oppure no, la tipologia di espositori, il vincolo di prenotazione dello spazio, la presenza in più anni delle stesse aziende è spesso un buon indicatore sulla qualità della manifestazione.

Le grandi fiere non sono necessariamente quelle migliori, una piccola impresa può perdersi all’interno di un grande evento, mentre a una manifestazione più mirata può ottenere un successo di gran lunga più soddisfacente per il proprio business. Detto questo, ogni azienda, piccola o grande che sia deve sempre fare in modo di avere la giusta strategia di marketing per raggiungere un grande impatto durante la fiera.

Prenotare lo spazio all’interno della fiera

Quando si tratta di affittare lo spazio su cui costruire il proprio allestimento fieristico, solitamente i punti migliori sono quelli vicino all’entrata oppure agli angoli, i lati perimetrali del padiglione espositivo sono anche meglio rispetto a quelli centrali. Allo stesso tempo può essere efficace posizionarsi in prossimità degli spazi dove si svolgono eventi di attrazione, musica, spettacoli, show, sempre che non siano troppo invasivi e possano disturbare l’operato del tuo stand.

Ogni evento ben gestito offre l’opportunità di massimizzare le pubbliche relazioni ed il marketing dando la possibilità di inviare mailing promozionali alla lista dei visitatori pre-registrati all’evento. Contattare riviste rilevanti per il vostro settore, prima che inizi la manifestazione, al fine di garantire visibilità alla vostra azienda con una specifica copertura editoriale. Invitare giornalisti al vostro stand e mettere in bella mostra materiale illustrativo e comunicati stampa che vi riguardano. Sponsorizzare gli eventi interni alla manifestazione, gli spazi dei punti di ristoro o le sale conferenze dove si svolgono le riunioni.

Tutte queste possono essere una buona opportunità per garantire visibilità e promozione all’azienda durante l’evento fieristico.

Esporre il vostro business: lo stand fieristico

Ci sono essenzialmente quattro tipologie di stand che si utilizzano durante le manifestazioni di settore, parliamo di stand pop-up che si basano su bandiere e striscioni, stand con semplici pannelli da applicare a spazi già prestabiliti, stand modulari in kit riutilizzabili più volte e stand completamente personalizzati che sono quelli più costosi.

In tutti i casi possono avere costi una tantum oppure progettati per essere riutilizzati in futuro e poter quindi ridurre i costi.

I padiglioni delle fiere sono spesso pieni di confusione visiva, tuttavia non è necessario spendere una fortuna per distinguersi ed avere impatto sul pubblico presente.

Progettare e realizzare lo stand fieristico in modo che sia il più aperto possibile, creare un clima accogliente, evitare ostacoli per i visitatori, mantenere la facilità di ingresso e uscita rimuovendo ogni ostacolo, sfruttare al massimo la luminosità e l’eventuale spazio verticale, sono un buon inizio per avere un allestimento fieristico votato al successo.

Un progetto di allestimento efficace dovrebbe avere un punto focale che attirerà l’attenzione e aggiungerà il “fattore wow”, contribuirà ad attrarre visitatori e garantire che la vostra azienda venga ricordata nella mente delle persone.

Il personale all’interno dello spazio espositivo deve essere adeguatamente formato per porre e rispondere alle domande più disparate e aiutare i visitatori e rimuovere qualsiasi dubbio, devono dare una buona impressione in ogni momento, dalla mattina alla sera, non ci si possono permettere dei cali, la noia e la maleducazione sono sinonimi di fallimento.

Alcuni espositori usano incentivi, regali, gadget promozionali per attirare pubblico al proprio stand, possono essere efficaci, ma solo se pertinenti con la vostra attività, come ad esempio offrire campioni gratuiti dei vostri prodotti oppure bonus legati ai servizi, tuttavia gli omaggi possono anche essere delle grosse perdite di tempo e denaro se non si raccolgono con efficacia i dati delle persone a cui vengono consegnati.

Cosa succede quando la fiera è finita: il follow-up

Le fiere offrono eccellenti opportunità di vendita, ma ancora moltissime aziende non le sfruttano come si deve.

Al termine dell’evento è sempre bene fare un debriefing con tutto il personale che ha partecipato alla fiera e con quello che dovrà mettere in pratica le azioni successive, tutto per valutare cosa ha funzionato e cosa no.

Dopo aver raccolto la lista dei vostri prospect durante l’evento oppure acquistato la lista delle persone che hanno partecipato direttamente dall’organizzatore, è tempo di massimizzare il ritorno sull’investimento, per farlo è necessario mettere in pratica nel più breve tempo possibile, tutte le principali azioni di follow-up ovvero di ricontatto dei potenziali clienti.

L’importanza della raccolta dei dati di ogni visitatore è il cuore della presenza in fiera, c’è chi usa moduli cartacei, chi la tecnologia, ma tutti devono farlo nel miglior modo possibile, al contrario l’evento si trasforma in un fallimento.

Sono ancora caldi, pronti e vi conoscono, se passa troppo tempo prima di fissare appuntamenti, le probabilità di trasformare un contatto in un contratto si riducono sempre di più.

È quindi importante stabilire un piano di azione successivo alla fiera che porti nel tempo a valutare i risultati ottenuti e definire se la partecipazione sia stata un successo oppure no per l’azienda.